da Francesca
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Tratto da La fatica per immagini
“Da questa fresca
valle di memoria, svapora verde melodia, e la fiamma del papavero divampa,
oscilla alla brezza con l'azzurro del fiordaliso, aperto fra l'onda
d'oro-antico della spiga e il celeste stupore del myosotis, briciole di cielo
sparse qua e là in timidezza di viola e castità di margherita.
E ancora, dal grande cespo sfoglia profilo d'immagine e parola in simbiosi di
riverberi-richiami e, piano, sgomitola fiaba di filò vissuti nel queto tepore
della stalla.
A primavera, frullano rondò di voli, trasparenze di libellule, nidi, grè-grè di
raganelle, radiosità d'intese, ventagli di sole su prati accesi di brivida
carezza, e sul pesco in fiore, palpitante tutto di gioia rosa, all'angolo della
casa.
La civiltà dei Padri, custodi attenti di valori eterni e di valente esercizio
d'arte, è ricco, prezioso dono; ma si fa strazio, spiritual struggente:
riflessione, meditazione! il passo della terra, sofferta e amata, che dalle
crepe dei mattoni - battuti a mano ad uno ad uno - schiude fatica cruda,
afrosa, disumana, insieme alla miseria dalla bocca enorme che dissacra e
sfinisce ogni speranza.
E sempre fra le righe vanno pensieri e accenti per l'Uomo, per il suo Creatore
e il francescano amore per ogni creatura; e infine brillano, nel coro,
preziosità d'immagini stupende, e sciami… sciami di riflessi d'acque
dolci-amare - acqua che ride, acqua che impaura e ristora - acqua maliosa, stregata
che rincorre l'aurora per arrivar prima a baciare il sole, e che in segreto
amore scorre e sfila musicale dolenza dolce di nostalgia sottile: sospiro lungo
in vena d'emigrato.”
Paola Giovanna Manzolli Modonesi |
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