I ricordi vogliono riaffiorare in un tempo stabilito da essi stessi, a noi è lasciato solo il compito di raccoglierli e dare loro nuova dimora.

mercoledì 12 maggio 2010

Nota n.° 1

Mi sono ritrovata a riflettere sulla non consapevolezza del bene e del male di molte persone, avendone incontrate durante il cammino.
Sul tema della tragica banalità in cui il male si compie, la filosofa e storica Hannah Arendt ne ha fatto oggetto di osservazione e ricerca:
"Il male parte dalla pigrizia mentale verso il discernimento, dall’ignoranza e da un’ottusa propensione alla vita, la quale si esplica in egoistica preservazione personale e familiare. Tale propensione pone la diffidenza e l’utilitarismo alla base dei rapporti umani. Ciò determina un amalgama fertile all’istaurazione di sistemi di governo autoritari.
Venendo a mancare le forme di aggregazione democratica, ne soffriranno i diritti civili e gli individui che perderanno le libertà civili, prima godute, determinate da uno stato di diritto condiviso da tutti i cittadini".